IL TERRITORIO
IL LEGAME IMPRESCINDIBILE CON IL TERRITORIO E LA TRADIZIONE
UN TERRITORIO, UNA CASCIOTTA
La Casciotta d’Urbino è tra i più antichi formaggi d’Italia: un’eccellenza marchigiana,
inimitabile al di fuori del suo territorio di produzione e inconfondibile sin dal nome.
LA ZONA DI ORIGINE
La provincia di Pesaro-Urbino e i comuni della provincia di Rimini.
La zona di origine della Casciotta d’Urbino DOP comprende l’intera provincia di Pesaro-Urbino, dove hanno luogo la produzione del latte, la lavorazione casearia e la stagionatura.
Con la modifica del disciplinare di Luglio 2020, sono entrati a far parte dell’areale di produzione anche alcuni comuni della provincia di Rimini (Novafeltria, Talamello, Sant’Agata Feltria, Casteldelci, Maiolo, San Leo, Pennabilli) che al momento della registrazione della DOP appartenevano a quella di Pesaro-Urbino.
TERRITORIO E TRADIZIONE
Alta Valle del Metauro: il legame imprescindibile con il territorio.
Quella con la zona di origine è più di una semplice convenzione di produzione. In quanto DOP, la Casciotta d’Urbino deve la sua nascita e la sua identità al legame imprescindibile con il territorio.
La Casciotta d’Urbino DOP è stata prodotta per secoli tra monti, sorgenti e pascoli dell’Alta Valle del Metauro. È qui che la sua bontà ha potuto consolidarsi ed emergere, grazie a specifiche condizioni climatiche e pedologiche e a specifiche tecniche tramandate nel tempo sulla base di usi locali.
Le forme di terracotta e maiolica: la tradizione è la vera materia prima.
È la tradizione la vera materia prima a cui attingere. Infatti, le forme di terracotta e maiolica con fondo chiuso convesso e un piccolo foro per lo spurgo del siero, usate nella produzione di Casciotta d’Urbino DOP, erano tipiche di Urbania. La forma, il peso, le dimensioni e lo scalzo del formaggio che oggi conosciamo sono determinate proprio da questo antico uso locale.
LA PROVINCIA DI PESARO-URBINO E I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RIMINI
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DOP E EQUILIBRIO AGRO-PASTORALE
DOP: limite di produzione e tutela del territorio.
Inimitabile al di fuori della sua zona di origine, la produzione di Casciotta d’Urbino DOP è limitata a 100 mila forme all’anno.
I confini della zona di origine, sanciti dal disciplinare, certificano la qualità della materia prima e incentivano la tutela del territorio assicurando il mantenimento dell’equilibrio agro-pastorale.
Le 100 mila forme all’anno assicurano l’equilibrio agro-pastorale del territorio.
L’attenzione alla provenienza locale di mangimi, foraggi e alimenti ammessi nelle razioni giornaliere di bovini e ovini da latte per la Casciotta d’Urbino DOP è un elemento fondamentale di connessione tra materia prima, prodotto finito e territorio. Ciò permette agli allevatori, specialmente quelli di ovini, di rimanere nella media e alta collina pesarese.
Il limite di produzione è garanzia della cura nella lavorazione casearia della Casciotta d’Urbino DOP e della sua eccellenza.
BIODIVERSITÀ
Le razze bovine e ovine produttrici di latte per la Casciotta d’Urbino DOP
L’unicità della Casciotta d’Urbino DOP è frutto della diversità di razze bovine e ovine impiegate per la produzione di latte buono, fresco e controllato.
Le razze bovine: Frisona Italiana, Bruna Italiana, Pezzata Rossa, Jersey e relative meticce.
Le razze ovine: Sarda, Vissana, Comisana, Massese, Cornella Bianca, Frabrianese, delle Langhe, Lacaune, Assaf, Pinzirita con relative meticce.
LA STORIA
LA STRANA “S” E LA SPECIFICAZIONE “D’URBINO”
L’errore di trascrizione e l’illustre amicizia che
hanno reso unica la Casciotta d’Urbino DOP.
LE CARATTERISTICHE
CASCIOTTA, NÉ CACIO NÉ CACIOTTA
Tradizione e territorio si incontrano nella forma rotonda della Casciotta d’Urbino.
Un’eccellenza inconfondibile di morbida semplicità e rara dolcezza.