Manca davvero poco alla Pasqua e non possiamo farci trovare impreparati!
Oggi sul blog una ricetta tutta del territorio marchigiano tipica della tradizione pasquale. Crescia pasquale preparata con Casciotta d’Urbino DOP e Formaggio di Fossa di Sogliano DOP, servita con fave e Prosciutto di Carpegna DOP.
Tutti prodotti della zona di Pesaro-Urbino che rappresentano la tradizione: la crescia pasquale ser-vita con formaggi, fave e affettati è un classico. Un piatto povero che deriva da origini contadine e semplici, e che oggi vi proponiamo con prodotti di marchio DOP.
La ricetta è a cura di Rossella Venezia, fotografa, architetta, appassionata di cucina, blogger dal 2008 e food influencer marchigiana
INGREDIENTI per 1 stampo da 1 chilo (6-8 persone)
- 250gr di farina tipo “00”
- 250gr di farina tipo Manitoba
- 25gr di lievito di birra fresco
- 110gr di strutto
- 4 uova medio/piccole o 3 grandi
- 150 ml di latte fresco intero appena tiepido
- 250gr di Casciotta di Urbino Dop
- 150gr di Formaggio di Fossa di Sogliano Dop
- 1 cucchiaio di miele millefiori o di girasole
- 5gr di sale
- 1 presa abbondante di pepe
PROCEDIMENTO
Mescolate le farine tra loro (tenete da parte gli ultimi 25 g di farina di Manitoba). Fate un buco al centro e aggiungete metà del latte appena tiepido e il lievito di birra sbriciolato. Mescolate con un cucchiaino e lasciate agire un paio di minuti.
Iniziate ad impastare aggiungendo il miele e il resto del latte tiepido. Unite le uova una alla volta aspettando che l’impasto le assorba.
Continuate ad impastare ed unite il Formaggio di Fossa di Sogliano Dop grattugiato e il pepe (impastate ancora almeno altri 10 minuti con la planetaria e il gancio a uncino, qualche minuto in più se a mano).
Unite il sale e proseguite per altri 5 minuti. Unite a poco a poco lo strutto e impastate, fino a che non sarà completamente assorbito, aggiungendo se necessario i restanti 25 g di farina tipo manitoba e fino ad ottenere un impasto molto morbido, omogeneo ed incordato.
Fate lievitare in ciotola o sul piano di lavoro coperto per 45 minuti – un’ora o fino al raddoppio del volume.
Riprendete l’impasto, unitela Casciotta di Urbino Dop tagliata grossolanamente al coltello o in cubetti da un cm di diametro e impastate delicatamente fino ad amalgamarli.
Date delle pieghe all’impasto sulla spianatoia appena spolverata di farina (ancora meglio sen-za la farina, che può provocare in fase di lievitazione e cottura delle cavità al centro della torta), formate una palla ben chiusa e trasferitela in un pierottino di carta o in uno stampo da panettone da un chilo (nelle Marche tradizionalmente si usano stampi in alluminio imburrati o unti e infarinati).
Lasciate lievitare fino al raddoppio, per un paio di ore (non dovrà in ogni caso superare di più di un paio di cm il bordo dello stampo) e lasciate cuocere nel forno già caldo (statico), nella parte più bassa a 190 °C per 60-70 minuti. In alcuni casi anche fino a 80-90 minuti (non fatevi ingannare dal bel colore dorato della calotta e copritela dopo 30 minuti di cottura con un foglio di alluminio, abbassando la temperatura a 180 °C).
La pizza sarà ben cotta quando “bussando” la base con le nocche della mano suonerà a vuoto.
Fate freddare completamente e servite con affettati e fave fresche.